L’Abito femminile è composto da:
- Su muccadóri (il fazzoletto) è un fazzoletto in seta di vari colori che si assesta sul capo, i capelli sono raccolti, a loro volta, in un grande fazzoletto con disegni policromi sistemato a mo’ di turbante.
- Su muccadóri mannu tanau e su sciallu è un grande fazzoletto quadrangolare operato a motivi floreali o geometrici, che si indossa sopra su muccadóri.
- Sa camìsa (la camicia) è in tela di cotone a basso collo in pizzo ed ampie maniche impreziosite da una lavorazione effettuata con l’amido chiamata “a sonettu” (cioè a mantice di fisarmonica), i polsini delle quali presentano raffinati ricami o profili ad uncinetto.
- Su cossu (il corpetto o busto) è un bustino in broccato di vari colori che si indossa sulla camicia; può essere semplice o ornato sulle spalle con trine e passamanerie.
- Su panneddu (pettorina) è un fazzoletto che viene appuntato sul corpetto e ha lo scopo di nascondere le forme del seno della donna.
- Sa baschina (giubbetto) capo di abbigliamento utilizzato a partire dai primi del 900 in sostituzione della camicia e del bustino in “abbanera” di vari colori e ornato da passamaneria.
- Sa gunnedda (gonna) di indiana di vari colori o gonna in panno in panno scarlatto usato nei giorni festivi; queste gonne sono caratterizzate da vari colori e notevole ampiezza del tessuto con grinzitura in vita fatta a mano.
- Su divantaliu (il grembiule) si indossa sopra la gonna; sono: a fantasie di vari colori in seta e varie stoffe; a partire dal 900 in uso anche nero ricamato a mano con disegni policromi. Per servire “su cumbidu” (l’invito ) veniva indossato il Grembiule di colore bianco ricamato con le proprie iniziali