Ad Uta, come negli altri paesi della Sardegna, sono presenti durante l’anno varie festività in ricordo dei Santi Martiri.
Queste festività hanno come finalità quella di onorare Santi che sono particolarmente cari al paese, poiché, in passato, furono evocati, per scongiurare o sconfiggere pestilenze e temutissime calamità naturali (è il caso di Santa Giusta); altre volte la devozione dei fedeli scaturisce dall’improvvisa guarigione da una malattia ad opera del santo invocato (come accade con l’acqua del pozzo di Santa Maria).
Sante Emerenziana e Flaviana
Si sono inoltre scoperte, di recente, due sante, Emerenziana e Flaviana, nate e vissute ad Uta. Le due giovani furono decapitate nel 304, durante le persecuzioni contro i cristiani, al tempo dell’imperatore Diocleziano, quand’era preside Barbaro. Andarono incontro al martirio per aver esercitato la carità, portando conforto e ristoro ai cristiani detenuti nelle prigioni di Cagliari.
Calendario Eventi
14 MAGGIO Santa Giusta
La festa di Santa Giusta, patrona protettrice del paese, viene celebrata il 14 Maggio.
Nata e vissuta in una località presso Oristano, alla quale da il nome, abbandona la religione pagana dopo aver appreso della religione cristiana da una schiava. La madre, non riuscendo più a ad educarla nel paganesimo e ad imporle un matrimonio con un giovane ricco, iniziò a maltrattarla e poi la denunciò alle autorità romane, dalle quali venne condannata a morte e martirizzata in giovane età con due compagne cristiane. La Santa viene portata in processione dai fedeli lungo le vie del paese e i festeggiamenti proseguono la sera con spettacoli e intrattenimenti vari.
PRIMO SABATO DOPO IL 14 MAGGIO Sant’Isidoro
La festa di Sant’Isidoro, patrono dei contadini, si celebrava il 15 Maggio, ma ora la ricorrenza si festeggia il primo sabato dopo la festa di Santa Giusta. La leggenda narra che Isidoro fosse di origine spagnola (Isidro) ed essendo molto devoto, passava in chiesa ogni giorno prima di andare a lavorare in campagna. Ben presto i colleghi lo denunciarono al padrone che volle verificare di persona i suoi ritardi, e recatosi di mattina presto nei campi vide il giogo dei buoi di Isidoro arare il campo guidati da un angelo. Fu canonizzato il 12 maggio del 1622 da Gregorio XV. La processione in onore del santo è molto caratteristica e suggestiva, grazie alla presenza dei carri (“Is traccas”) e dei cavalieri in costume tipico sardo che sfilano per le vie del paese rappresentando le scene di vita dei campi. I festeggiamenti si concludono la sera con spettacoli folkloristici e musicali.
ULTIMA SETTIMANA DI GIUGNO San Nicola
San Nicola nacque in Asia minore nel terzo secolo dopo Cristo. Fu vescovo e, durante il suo mandato pastorale, operò diversi miracoli. Morì in Asia minore e il suo culto si diffuse rapidamente in Oriente e anche in Italia. Nel periodo bizantino il suo corpo, sottratto al dominio dei turchi, venne trasportato in Italia nella città di Bari, dove è stata eretta un imponente basilica nella cui cripta si trovano le reliquie del Santo. Il culto di San Nicola in Sardegna è stato importato dai monaci greci e si è diffuso in diverse località dell’isola tra le quali Uta. I festeggiamenti vengono effettuati l’ultima settimana di giugno, nell’Oasi di San Nicola: viene celebrata la Santa Messa e si assiste a spettacoli di musica leggera e folcloristici, inoltre è possibile ascoltare i cori polifonici. I festeggiamenti richiamano oltre alla popolazione utese centinaia di persone da tutte le parti della Sardegna.
15 AGOSTO L’Assunzione della Beata Vergine Maria
Il 15 agosto si celebra l’Assunta con una processione lungo le vie del paese. Sino a pochi decenni fa si addobbava la chiesa e al centro della navata centrale si posizionava la statua dell’Assunta (detta della “Dormizione” in quanto la Santa era distesa su un baldacchino).
IL VENERDI’ DOPO IL 15 AGOSTO Santa Lucia
La Santa, originaria di Siracusa, apparteneva ad una ricca famiglia. Educata alla religione cristiana fece voto di castità e rifiutò di sposarsi con l’uomo a cui era stata promessa. Dichiaratasi cristiana fu denunciata e condannata al rogo, ma poiché le fiamme la lasciarono illesa venne decapitata nel 304. La festa di Santa Lucia si celebra il primo sabato dopo la festa dell’Assunta. Dal paese, il venerdì sera, parte una processione che si dirige verso la piccola chiesa campestre di Santa Lucia (Santa Luxia ‘e monti), dove la Santa sosta per due giorni e poi, la domenica mattina riparte accompagnata dai fedeli per ritornare nella chiesa di Uta. Questa festa ha origini antichissime e nel 1886, l’allora parroco Antonio Murru così la descriveva alla Diocesi:
“…La festa di Santa Lucia si sta popolando ogni anno sempre più…e quest’anno tra carri, carrettoni, carrozze erano 160, con un concorso di circa 2000 persone…popoli anche da lontani paesi vengono alla chiesa rurale nella montagna per venerare il benedetto simulacro…”.
Durante le due nottate che la Santa trascorre nella chiesetta campestre, la campagna si anima di vita e spettacoli musicali e le danze ravvivano le serate.
8 SETTEMBRE Santa Maria
La ricorrenza religiosa più fastosa che si celebra ad Uta è, senza dubbio, quella legata a Santa Maria l’8 di Settembre. La festa dura cinque giorni; la Santa, dopo essere stata vestita in abiti sontuosi e ricoperta di gioielli, donati dai paesani in segno di devozione, viene portata in processione lungo le vie del paese: è un tripudio di colori, petali di rose e fiori vengono sparsi per le strade al passaggio del simulacro, intere vie vengono ricoperte di profumatissime foglioline di menta e le abitazioni vengono addobbate con rami di eucaliptus. Ogni via del paese è percorsa orizzontalmente, da casa a casa, da centinaia di bandierine colorate e illuminazioni in onore della Santa. L’area circostante la chiesa di Santa Maria viene occupata da giochi, giostre e locande. Immancabili ogni anno sono gli incantevoli spettacoli pirotecnici, le gare di poesia sarda (in dialetto campidanese) e la presenza di un artista nazionale affermato che, grazie al comitato che si occupa della raccolta dei fondi necessari alla festa, si esibisce intrattenendo il folto pubblico.
17 NOVEMBRE Santa Giusta
Il 17 novembre a Uta si ritorna ad onorare, con un ’austera processione religiosa, Santa Giusta, invocata per salvare il paese dalla terribile alluvione che nel 1898 devastò il centro abitato.
GLI EVENTI RELIGIOSI DEL PASSATO
Fino a diversi decenni or sono ad Uta, oltre alle feste già descritte, ne esistevano delle altre, che con l’andare del tempo sono cadute in disuso.
Tra queste ne ricordiamo tre: la festa della Santa Croce, quella di San Giovanni e infine la festa di San Leone Magno.
MAGGIO La Santa Croce
Nel 1933 decorreva il XIX centenario della Redenzione e Don Fresia fece costruire in località “Sa Guardiedda” una cappella, dove poter celebrare la messa, e una grande croce di ferro, posizionata poi in cima alla collina.
La popolazione numerosa partecipava alla ricorrenza che si svolgeva nel mese di maggio in suddetta località e che oltre i riti religiosi prevedeva una scampagnata.
24 GIUGNO San Giovanni
ll 24 Giugno ad Uta si onorava San Giovanni, protettore dei pastori. Veniva celebrata una messa e fatta una processione a cui partecipava tutta la popolazione. I festeggiamenti pagani prevedevano dei fuochi fatti con i covoni di fieno, in diverse strade del paese. I ragazzi, in segno scaramantico erano soliti saltare le ceneri dei fuochi.
10 NOVEMBRE San Leone Magno
Fino al 1949, ad Uta, il 10 Novembre si festeggiava San Leone Magno, la cui chiesa si trovava nei pressi dell’attuale cimitero.
Alla cerimonia religiosa venivano affiancati balli e fuochi artificiali.